Pippi ed Arturo de 'Il grande cocomero'

Recensione de “Il grande cocomero” di Francesca Archibugi

Il film (1993), scritto, sceneggiato e diretto da Francesca Archibugi, tratteggia con sapienza ed attenzione i diversi personaggi di cui ne esplora, in punta di piedi, le esistenze. Analizza gli intrecci ed i delicati equilibri che si vengono a creare quando essi s’incontrano ed inevitabilmente cominciano ad interagire.

Trama

Un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile diventa una vera e propria comunità in cui nascono e si dipanano legami e rapporti di amicizia tra i ragazzi che vi sono ospitati. Diviene anche il punto di riferimento di Arturo (interpretato da un bravissimo Sergio Castellitto), un medico che, destreggiandosi tra le troppe difficoltà della sanità pubblica italiana, tenta di coinvolgere gli operatori sanitari più attenti alle problematiche del disagio relazionale, in un impegno che vada al di là degli specifici compiti professionali di ognuno.

Il disorientamento esistenziale di Arturo trova un approdo in Pippi, una ragazzina che soffre di crisi epilettiche. Entrambi questi personaggi percorreranno insieme un tratto delle loro vite e si sorreggeranno a vicenda e forse loro malgrado nel passaggio ad una nuova fase delle loro esistenze.

Gaetano Ferrara